La sede ISEM di Romaè ospitata nel complesso monumentale dell’ex monastero dei SS. Alessio e Bonifacio all’Aventino, nei locali attigui all’Istituto Nazionale di Studi Romani.

Oltre alla tradizionale vocazione di studi che caratterizza l’ISEM e focalizzati sulla storia del bacino mediterraneo, i ricercatori afferenti alla sede romana hanno dato vita a una serie di percorsi di ricerca molto ampia e diversificata, che vanno dalla storia politica, economica, culturale, militare e sociale alla geografia storica, umana, sociale e ambientale, alla cartografia, alla linguistica, alle edizioni di fonti, alle digital humanities.

Il forte radicamento delle attività della sede con il territorio ha favorito la collaborazione con università, istituzioni di ricerca ed enti locali, oltre che una stretta collaborazione con la sede centrale e la rete scientifica del CNR.

Tale prossimità ha inoltre permesso l’avvio di ricerche sulla storia dei rapporti tra curia pontificia e diplomazia europea, delle missioni e del cattolicesimo extra-europeo, sulla riforma cattolica e la controriforma, sul ruolo politico e geopolitico di Roma e del papato negli equilibri politici euro-mediterranei.

Altri temi di ricerca, maggiormente legati alla contemporaneità, riguardano il paesaggio nelle sue declinazioni urbane, periurbane e rurali e le pratiche innovative di valorizzazione dei sistemi territoriali; le linee di scambio tra culture nel Mediterraneo, le migrazioni, le colonizzazioni e le ri-colonizzazioni; le epidemie; la storia dei movimenti politici; il lavoro, le problematiche socio-economiche e di genere; la storia economica italiana pre e post unitaria; il progresso scientifico e tecnologico, con particolare riferimento alla storia del CNR.

La sede ISEM gestisce la pagina Facebook  (www.facebook.com/IsemCnr/) e la Bibliografia Mediterranea (https://www.isem.cnr.it/category/bibliografia-mediterranea/), pubblicata con scadenza bimestrale sul sito d’Istituto: uno spoglio delle pubblicazioni scientifiche dedicate agli ambiti di ricerca dell’Isem, con una particolare attenzione per i materiali open access.