La Collana online Europa e Mediterraneo. Storia e immagini di una comunità internazionale nasce nel 2010 come pubblicazione istituzionale dell’ISEM.
La Collana digitale riassume la missione dell’ISEM, che studia l’Europa mediterranea e la sua identità.
Il Mediterraneo, mare d’Europa e al tempo stesso porta d’accesso all’Asia, all’Africa e al mondo Atlantico si caratterizza per il suo continuo mutamento ed è la costanza di questo mutamento nei secoli che l’Isem esamina in un arco cronologico che si estende dal Medioevo all’Età Contemporanea, fino a giungere all’attualità.
Ogni e-book nasce strutturato di codice ISSN, grazie al quale la Collana costituisce un seriale; di codice ISBN, che identifica il soggetto che pubblica come l’editore delle pubblicazioni, e infine di DOI (Digital Object Identifier), lo standard che consente l’identificazione permanente e univoca di qualsiasi entità, oggetto di proprietà intellettuale, presente in una rete digitale.
La Collana è dotata di una redazione editoriale interna, per la valutazione scientifica, integrata da referees nazionali e internazionali e da un double blind peer reviewing. Un consiglio scientifico pluridisciplinare esterno all’Istituto, composto da studiosi di profilo internazionale, e si avvale della supervisione di tre responsabili (redazione, supervisione tecnico-informatica, pubblicazione).
La Collana Europa e Mediterraneo. Storia e immagini di una comunità internazionale è disponibile sulla piattaforma Torrossa. Casalini full text, al link http://www.torrossa.com.
Volumi on line
Crocevia mediterranei: società, culture e migrazioni nel mediterraneo (secoli XIX-XX). Studi in onore di Luciana Gatti.
Grazia Biorci, ricercatore presso l’Istituto di Storia dell’Europa Mediterranea (Isem) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) a Genova, ha una formazione linguistica e lessicografica. Dal 2010 è responsabile della Commessa Migrazioni mediterranee. Storia, linguaggi, educazione afferente al Progetto 10 Migrazioni del Dipartimento Identità Culturale del Cnr. Tra le sue ultime pubblicazioni Verso una pragmatica interculturale: l’espressione e l’interpretazione del disagio psicologico degli immigrati. Prime considerazioni, in Identità mediterranea ed Europa. Mobilità, migrazioni, relazioni interculturali, a cura M.R. Carli, G. Di Cristofaro Longo e I. Fusco, Napoli, 2010, pp. 525-538; Technological transfer: the importance of language in the tradition of competences. First hints on the lexicon of Pratica di Fabricar le Scene e le Machine ne’ Teatri di Nicola Sabbattini da Pesaro, Ravenna 1638, RiMe. Rivista dell’Istituto di Storia dell’Europa Mediterranea, 4 (giugno 2010), pp.437-449.
Pierangelo Castagneto insegna Storia degli Stati Uniti alla American University in Bulgaria. Nel 2004-2005 è stato F. Ross Johnson/Connaught Visiting Professor presso il Centre for the Study of the United States, Munk Centre, University of Toronto. Si occupa di storia americana coloniale e dei rapporti tra Stati Uniti ed Europa nell’età delle rivoluzioni. Tra i suoi ultimi libri Sweet Home Minnesota. La carriera politica di Ignatius Donnelly, Genova, 2005, e L’Oceano dei suoni. Migrazioni, musiche e razze nella formazione delle società euroatlantiche, Torino, 2007.
Little do we know: history and historians of the north atlantic 1492-2010
Luca Codignola (Genoa, 1947), DL (Roma), MA (Toronto), DLitt, hon. (Saint Mary’s), is the Head of the Istituto di Storia dell’Europa Mediterranea of the National Research Council (Italy) and Professor of History at the Università di Genova. He is also Adjunct Professor at Saint Mary’s University of Halifax, Canada. He is the author of Guerra e guerriglia nell’America coloniale, 1754-1760 (Venice, 1977), The Coldest Harbour of the Land (Montréal, 1988), Vatican. Archives of the Sacred Congregation “de Propaganda Fide” (Ottawa, 1996), Storia del Canada (Milan, 1999,with L. Bruti Liberati), Colombo e altri navigatori (Genoa, 2007) and Le Saint-Siège, le Canada et le Québec (Viterbo, 2011, with G. Pizzorusso and M. Sanfilippo). His main field of research is the Roman Catholic church in the North Atlantic area in the early modern era. He has also written on the history of European expansion and the history of the Mediterranean in the same period.
Matteo Binasco (Novi Ligure, 1975), DL (Genova), MA (Saint Mary’s), is doctoral candidate at the National University of Ireland (Galway) and Research Fellow at the Istituto di Storia dell’Europa Mediterranea (Genoa branch) of the National Research Council (Italy). He is the author of Viaggiatori e missionari nel Seicento (Novi Ligure, 2006). He is currently preparing a historiographical overview of Irish migration into continental Europe in the early modern era. His research interests include early modern migrations in continental Europe and Catholic missionary activity in the West Indies and Atlantic Canada in the seventeenth and eighteenth centuries.
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Carlo Botta la ragione e la passione
Antionella Emina (a cura di)
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La stampa locale in Piemonte nell’anno europeo del dialogo interculturale (2008). Un’analisi discorsiva secondo i principi della corpus linguistics.
Michelangelo Conoscenti è Professore Ordinario di Lingua Inglese all’Università degli Studi di Torino e associato all’Istituto di Storia dell’Europa Mediterranea del Cnr. ‘Valutatore esperto’ per la Commissione Europea (Direttorato Generale per l’Educazione e la Cultura), è membro dei comitati scientifici di diverse riviste scientifiche internazionali e fa parte del comitato editoriale del «Journal of Multicultural Discourses», pubblicato nel Regno Unito da Routhledge e della rivista «Recherches Cognitives», edito dal Laboratoire des sciences cognitives.
La sua ricerca si fonda sull’analisi dei fenomeni di spin doctoring di matrice anglo-americana. I suoi lavori si focalizzano sulle strategie comunicative adottate da organizzazioni civili e militari nella gestione del consenso attraverso i mezzi di comunicazione di massa in periodi di crisi. Un altro ambito di ricerca riguarda le implicazioni culturali della ricezione dei media attraverso l’analisi multimodale/multifocale in cui integra le recenti acquisizioni di linguistica cognitiva e framing mentale. In questo quadro si colloca il lavoro presentato in questa collana.
Una escritura para la modernidad. La letra cortesana
Juan Carlos Galende Díaz es Doctor en Historia por la Universidad Complutense de Madrid y Profesor Titular del Departamento de Ciencias y Técnicas Historiográficas de la Facultad de Geografía e Historia, del que ha sido su Director. Integrante de diferentes equipos de investigación nacionales e internacionales es autor de diversas monografías y artículos de carácter paleográfico-diplomático, entre los que destacan los temas braquigráficos, criptográficos, cronológicos, archivísticos y caligráficos.
Manuel Joaquín Salamanca López es Profesor de Paleografia y Diplomatica de la Universidad Complutense de Madrid. Con anterioridad, desempeñó funciones docentes en las Universidades de Córdoba y Autónoma de Madrid. Ha participado y colaborado en diferentes proyectos de investigación, nacionales e internacionales. Es autor de numerosas monografias y articulos de carácter paleográfico, diplomático e histórico y además ha sido invitado en distintas universidades y centros extranjeros donde ha impartido, coordinato y dirigido diversas jornadas y cursos científicos.
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Le strategie dell’invincibilità. Corona d’Aragona e Regnum Sardiniae nella seconda metà del Trecento
Alessandra Cioppi, laureata in Lettere Classiche, diplomata in Archivistica, Paleografia e Diplomatica, è ricercatore di Storia presso l’Istituto di Storia dell’Europa Mediterranea (Isem) del Cnr (già Istituto sui rapporti italo-iberici) dal 1984.
Lavora nell’ambito della storiografia medioevale e si occupa dei paesi gravitanti nel bacino del Mediterraneo con particolare interesse per la Corona d’Aragona. Dal 2012 dirige la Collana dell’Istituto di Storia dell’Europa mediterranea Europa e Mediterraneo. Storia e immagini di una comunità internazionale.
Autrice dei libri Enzo di Hohenstaufen, re di Sardegna. Dal giudicato di Torres alla prigione di Bologna (Carlo Delfino Editore, Sassari, 1995), Battaglie e protagonisti della Sardegna medioevale (AM&D Editrice, Cagliari, 2008), più recentemente ha curato il volume Sardegna e Catalogna officinae di identità: riflessioni storiografiche e prospettive di ricerca. Studi in memoria di Roberto Coroneo (Cnr-Isem, Cagliari, 2013).
Il Regnum Sardiniae costituisce uno dei cardini della politica di espansione mediterranea della Corona d’Aragona, frutto di incalzanti esigenze economiche e complesse necessità strategiche. Alla fine del XIV secolo il continuo stato di belligeranza con l’indigeno stato d’Arborea mostra in maniera drammatica la fragilità del regno isolano e costringe i sovrani catalano-aragonesi ad una politica di resistenza a oltranza. Le strategie dell’invincibilità. Corona d’Aragona e Regnum Sardiniae nella seconda metà del Trecento, attraverso l’edizione dei registri inediti del batlle general Jordi de Planella, propone una nuova chiave di lettura sull’amministrazione della difesa dell’isola e i costi del suo mantenimento e ripercorre il ruolo dell’ufficio della batllia general di Sardegna e della sua specificità nel panorama istituzionale della Corona d’Aragona.
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Rappresentare e ‘agire’ il paesaggio tra sostenibilità e nuove progettualità. Un itinerario geografico
Luisa Spagnoli è ricercatrice dell’Istituto di Storia dell’Europa Mediterranea (Isem), Consiglio Nazionale delle Ricerche. È professore a contratto per l’insegnamento di Geografia storica, presso la Facoltà di Lettere e Filosofia, Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”. Svolge attività di ricerca, spaziando tra le diverse tematiche della geografia umana e storica. È autrice della monografia Tor Vergata. Continuità e modificazioni nel paesaggio della Campagna Romana, oltre che di numerosi articoli e saggi sul tema della valorizzazione paesaggistico-territoriale e sulla relazione tra geografia storica e cartografia.
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Luoghi di passaggio e dimora: Léon Gontran Damas vs Léopold Sédar Senghor
Antonella Emina, primo ricercatore presso l’Istituto di Storia dell’Europa Mediterranea (Isem) del Cnr a Torino, ha lavorato, in particolare, nell’ambito delle francofonie letterarie e delle relazioni culturali italo-francesi. Dal 2008 è direttore responsabile di «RiMe. Rivista dell’Istituto di Storia dell’Europa Mediterranea» (ISSN 2035-794X), semestrale scientifico on-line di sudi umanistici (http://rime.to.cnr.it/). Tra i suoi ultimi lavori, Deconstructing and Recostructing Built-up Landscape in Post-colonial literature: Damas’s poetry, in Beyond Deconstruction: From Hermeneurics to Reconstruction, edited by Alberto Martinengo (Berlin-Boston, De Gruyter, pp. 179-193); La parole efficace d’Aimé Cèsaire entre discours public et correspondence privée, («Francofonia», 61 dicembre 2011, pp. 59-70); Les mots qui pèsent leur poids, in Aimé Césaire: Lettre à Maurice Thorez (Paris, Édicions Alexandrines, 2010, pp. 79-87); Confronto e scambio tra culture: dalla diversità alla complessità, in Identità mediterranea ed Europea, a cura di M. R. Carli, G. Di Cristofaro Longo, I. Fusco (Napoli, Issm, 2010 pp. 329-346). Inoltre ha curato la ristampa anastatica della 1° ed. (Parigi, D. Cobas, 1809) di Carlo Botta, Storia della guerra dell’indipendenza degli Stati Uniti d’America (Soveria Mannelli, Rubbettino, 2010) e il volume Carlo Botta: la ragione e la passione (Ivrea-Cagliari, Hever-Isem, 2011).
Il mondo contemporaneo pare non avere più un fulcro attorno al quale girare, si dibatte fra gli spazi molteplici e innafferrabili della globalità e il radicamento più improbabile in localismi dai confini sempre più stretti. Fra questi due estremi si trovano le persone che occupano, pensano e riscrivono gli spazi della loro vita, della loro mente e del loro cuore. Luoghi di passaggio e dimora: Léon Gontran Damas vs Léopold Sédar Senghor, propone una lettura di due scrittori che si sono trovati molto presto, ben prima che la filosofia, la sociologia, la geografia, la politica e la letteratura affrontassero il tema, a dover regolare i conti con il nervo scoperto della relazione con i luoghi del loro abitare. Un percorso che si colloca nel passaggio dalla fase acuta dell’era coloniale fino all’avvenuta decolonizzazione.
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Le migrazioni francesi in età moderna. Il case-study storiografico.
Matteo Binasco (Novi Ligure, 1975) è assegnista di ricerca presso l’Istituto di Storia dell’Europa Mediterranea dal 2010. È autore della monografica Viaggiatori e missionari nel Seicento oltre che di vari articoli sull’espansione missionaria in Nord America e di rassegne storiografiche sulle migrazioni nel bacino mediterraneo durante l’età moderna.
Questo volume cerca di fornire una rassegna bibliografica sulle migrazioni in Francia in età moderna. Attraverso lo spoglio della letteratura prodotta dagli anni settanta il testo ripercorre ed analizza l’approccio e lo sviluppo avuto dalla storiografia francese ed europea ai fenomeni di mobilità che hanno interessato la Francia dal XVI secolo ai primi decenni del XIX secolo. Il volume cerca anche di fare il punto delle nuove tendenze che hanno messo in discussione il modello prevalentemente “immigratorio” utilizzato dalla storiografia.
Crocevia mediterranei: società, culture e migrazioni nel mediterraneo (secoli XIX-XX). Studi in onore di Luciana Gatti.
Grazia Biorci, ricercatore presso l’Istituto di Storia dell’Europa Mediterranea (Isem) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) a Genova, ha una formazione linguistica e lessicografica. Dal 2010 è responsabile della Commessa Migrazioni mediterranee. Storia, linguaggi, educazione afferente al Progetto 10 Migrazioni del Dipartimento Identità Culturale del Cnr. Tra le sue ultime pubblicazioni Verso una pragmatica interculturale: l’espressione e l’interpretazione del disagio psicologico degli immigrati. Prime considerazioni, in Identità mediterranea ed Europa. Mobilità, migrazioni, relazioni interculturali, a cura M.R. Carli, G. Di Cristofaro Longo e I. Fusco, Napoli, 2010, pp. 525-538; Technological transfer: the importance of language in the tradition of competences. First hints on the lexicon of Pratica di Fabricar le Scene e le Machine ne’ Teatri di Nicola Sabbattini da Pesaro, Ravenna 1638, RiMe. Rivista dell’Istituto di Storia dell’Europa Mediterranea, 4 (giugno 2010), pp.437-449.
Pierangelo Castagneto insegna Storia degli Stati Uniti alla American University in Bulgaria. Nel 2004-2005 è stato F. Ross Johnson/Connaught Visiting Professor presso il Centre for the Study of the United States, Munk Centre, University of Toronto. Si occupa di storia americana coloniale e dei rapporti tra Stati Uniti ed Europa nell’età delle rivoluzioni. Tra i suoi ultimi libri Sweet Home Minnesota. La carriera politica di Ignatius Donnelly, Genova, 2005, e L’Oceano dei suoni. Migrazioni, musiche e razze nella formazione delle società euroatlantiche, Torino, 2007.
Il monachesimo femminile nel Mezzogiorno peninsulare e insulare (XI-XVI secolo): fondazioni, ordini, reti, committenza
Gemma Colesanti è ricercatrice presso l’Istituto di Storia dell’Europa Mediterranea del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Roma e ha insegnato Storia medievale presso l’Università Orientale di Napoli. Ha coordinato per l’Italia il progetto Claustra: Atlas de la esporitualidad femenina de los Reinos peninsulares s. XII-XVI diretto da Blanca Garì dell’Universitat de Barcelona (2012-2014).
Maria Giuseppina Meloni è ricercatrice di Storia medioevale presso l’Istituto di Storia dell’Europa Mediterranea del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Cagliari. I suoi principali interessi si rivolgono allo studio degli aspetti politici, sociali, culturali e religiosi del Mediterraneo iberico con particolare riferimento al regno di Sardegna tra tardo Medioevo e prima età moderna.
Stefania Paone è ricercatrice di Storia dell’arte medievale presso l’Università della Calabria. Ha pubblicato studi sulla produzione artistica dell’età angioina e durazzesca in Italia centrale e meridionale e ha studiato la produzione pittorica nell’Abruzzo medievale. Gli studi più recenti riguardano temi iconografici, di genere e il Medioevo artistico in Calabria.
Patrizia Sardina è professore associato di Storia medievale presso l’Università degli Studi di Palermo e insegna Storia medievale e Storia del Mediterraneo medievale. I suoi interessi di ricerca includono diversi aspetti della storia istituzionale, sociale ed economica della Sicilia medievale. Attualmente si dedica allo studio dei monasteri femminili.
Hanno collaborato al presente volume:
Cristina Andenna, Benigno Casale, Gemma Colesanti, Margherita Corrado, Marco D’Attanasio, Luisa Derosa, Cristina Di Cerbo, Valentina Fraticelli, Cristiana La Serra, Maria Giuseppina Meloni,, Stefania Paone, Maria Antonietta Russo, Daniela Santoro, Patrizia Sardina, Marcello Schirru, Laura Sciascia, Giovanni Strinna, Giuseppe Verde.
Volumi cartacei
2000-2009