Inaugurata mostra dal titolo: “A China vista da Europa, séculos XVI-XIX | China as Seen from Europe, 16th-19th Centuries”

Presso la  Biblioteca Nacional de Portugal a Lisbona è stata recentemente inaugurata la mostra “A China vista da Europa, séculos XVI-XIX | China as Seen from Europe, 16th-19th Centuries”, organizzata dalla Biblioteca Nacional de Portugal (National Library of Portugal | 葡萄牙国家图书馆) e dall’Observatório da China (Observatory for China | 中国观察) in collaborazione con ISEM – Istituto di Storia dell’Europa Mediterranea del CNR – Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e il Departamento e Instituto de História da Arte della Universidade NOVA de Lisboa (IHA, FCSH NOVA). L’evento ha inoltre contato con la collaborazione scientifica della Hong Kong University of Science and Technology e del Museo Galileo di Firenze, che hanno messo a disposizione le edizioni digitali di importanti cimeli cartografici.

La mostra, inaugurata il 19 novembre 2023, aperta fino al 2 marzo 2024 e il catalogo trilingue (portoghese, inglese e cinese) sono stati curati da Angelo Cattaneo (ISEM-CNR), insieme ad Alexandra Curvelo (IHA, FCSH NOVA) e Rui Lourido (Observatório da China):

Cattaneo Angelo, Curvelo Alexandra, Lourido, Rui, A China vista da Europa – séculos XVI-XIX. Coleções da Biblioteca Nacional de Portugal | China as Seen from Europe, 16th-19th Centuries. Collections of the National Library of Portugal. Lisbona, Biblioteca Nacional, Observatorio da China, 2023.

La versione digitale open-access del catalogo è disponibile al seguente link: https://issuu.com/uccla/docs/china_vista_da_europa_brochura_final.

La mostra comprende mappe e itinerari, opere letterarie, objets d’art e immagini digitali che raccontano i momenti più significativi della complessa costruzione dell’immagine della Cina in Europa, tra il XVI e il XIX secolo, all’interfaccia di saperi e culture materiali e visuali eterogenee, come ampliamento e revisione dell’imago mundi ereditata dai viaggiatori, mercanti e missionari, del XIII e XIV secolo, l’epoca di Marco Polo, icasticamente rappresentata da Fra Mauro, a Venezia, nel 1450.

Dai primi anni del XVI secolo, nel contesto dell’espansione marittima portoghese, una presenza più costante di europei sulle coste cinesi permise una conoscenza gradualmente più completa del Regno di Mezzo, al tempo della Dinastia Ming (1368-1644): la cartografia e le relazioni di viaggio portoghesi svolsero un ruolo importante nel diffondere una nuova immagine della Cina in Europa.

Dal 1557 circa, la nuova città portuale di Macao, vicino a Canton, nel Golfo delle Perle, divenne il primo fondaco stabile europeo in Cina, snodo strategico per la presenza portoghese-asiatica, come centro di commercio e proselitismo della religione cristiana, che preparò la strada all’ingresso dei missionari gesuiti, in Cina, con la fondazione intorno al 1580, delle prime missioni, da parte di Michele Ruggieri e Matteo Ricci.

A partire dal 1570 circa, cartografi come Fernão Vaz Dourado, Luís Jorge de Barbuda, Abraham Ortelius, Jan Huygen van Linschoten, Samuel Purchas, Joan Blaeu e missionari gesuiti come Michele Ruggieri, Matteo Ricci, Giulio Aleni, Martino Martini, solo per citare le figure più rappresentative, integrarono conoscenze raccolte nel quadro dei viaggi portoghesi, spagnoli, inglesi, olandesi e dei missionari, con fonti cartografiche e letterarie cinesi. Prendeva così forma nell’immaginario europeo la Cina di epoca Ming e Qing, oltre i suoi profili costieri, con le sue estesissime province e popoli e la sua ricchissima cultura materiale e visuale.