“I giorni di Cagliari” a cura di M. Corona, prefazione di Beppe Severgnini

Nel mese di dicembre ha visto la pubblicazione per i tipi di Akademeia Editore (Cagliari, 2021, 258 pagine) il volume I giorni di Cagliari, una preziosa opera realizzata a più firme e curata dallo studioso Maurizio Corona che ripercorre nei suoi intrecci le infinite vicende del capoluogo isolano e dei suoi abitanti.

Le vicende storiche della città di Cagliari sono state raccontate più e più volte nel tempo e da vari autori; ogni pagina del suo passato ha ispirato suggestioni, suggerito curiosità, svelato segreti. Illustri viaggiatori, governanti stranieri o militari di stanza nell’isola, letterati e artisti di ogni tempo hanno spesso tributato un personale omaggio alla bianca roccaforte cagliaritana. Tuttavia esiste ancora un modo di narrarla, in maniera originale e inedita, e questo libro ne è la testimonianza. La felice intuizione del volume, scritto da mani e anime distinte, ognuna delle quali coglie scampoli di una storia affascinante e al tempo stesso sconosciuta ai più, consiste nel far scoprire la città attraverso alcuni episodi che ne hanno segnato profondamente il lungo e travagliato percorso. Ciascuno di questi avvenimenti è affidato a una penna differente di storico e di studioso e ad un corredo iconografico che rende il libro un prezioso e originale biglietto da visita per i tanti visitatori che giungono a vedere la città da ogni dove.

Tra gli autori è presente Alessandra Cioppi la quale, nel saggio dal titolo 9 giugno 1326. Nasce Castell de Càller capitale del Regnum Sardiniae (pp. 49-64) e nella scheda La memoria del «Castell de Bonayre» (p. 65), narra le vicende che in quel giorno travolsero la Cagliari medievale, trasformandola da emporio commerciale e presidio della supremazia pisana sull’isola a capitale del neo costituito Regnum Sardiniae della Corona d’Aragona.

Come sottolinea il giornalista e scrittore Beppe Severgnini nella prefazione al volume, per la quale si è concesso una deroga alla ferrea regola di non scrivere mai per testi non suoi, ogni capitolo de I giorni di Cagliari custodisce gradevoli dettagli, aneddoti, retroscena e riscoperte poco note. «Nello sfogliare questo libro», scrive, «non possiamo pensare di misurarci con i giganti ricordati nelle sue prossime pagine, ma mi auguro che chiunque possa capire quanta forza, quanta bellezza e quanta fatica contenga il passato di Cagliari» tra lo stupore fecondo del suo mare, del suo cielo, del suo sole e del suo vento.

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