ISEMinari: “Itinerari veneti e narrazione odeporica sui Balcani e sulle terre bulgare (secc. XV-XVIII)”

Giovedì 8 giugno, dalle ore 16.30, si terrà la conferenza intitolata Itinerari veneti e narrazione odeporica sui Balcani e sulle terre bulgare (secc. XV-XVIII), promossa dall’Istituto di Storia dell’Europa Mediterranea del Consiglio Nazionale delle Ricerche, nell’ambito del ciclo di incontri «ISEMinari» 2023.

Nel basso medioevo e nella prima età moderna, tra i viaggiatori occidentali che ebbero la possibilità di attraversare la Penisola balcanica i veneziani costituirono il gruppo più numeroso e forse meglio informato, specie per quanto concerne i secoli XV e XVI. Le strade principali che essi seguirono per recarsi da Venezia a Costantinopoli furono la cosiddetta strada di Dubrovnik-Ragusa (con variazioni Cattaro, Castelnuovo o altro porto adriatico), che li portava a Nissa-Niš, quindi a Sofia-Plovdiv-Edirne. Era la strada dei mercanti ragusei e dei diplomatici veneziani, che la descrissero grazie alle osservazioni dirette della vita nelle città e nei villaggi dell’entroterra balcanico, ma anche grazie alle spiegazioni e ai suggerimenti delle guardie turche che li accompagnavano (sovente rinnegati cristiani). La strada da Niš a Costantinopoli faceva parte della Via militaris diagonalis, che collegava Belgrado alla capitale dell’impero ottomano, ed era la meglio conosciuta, allora come nella contemporaneità, quale attuale rotta balcanica dei migranti.

Altre due strade importanti collegavano Costantinopoli al mondo europeo-occidentale. La prima, che seguiva il litorale del Mar Nero, univa l’impero ottomano alle terre settentrionali e veniva attraversata da compagnie di mercanti, dall’esercito o da missioni diplomatiche che si recavano a Nord, verso la Svezia e la Russia. La seconda, l’antica via Egnazia, collegava Costantinopoli a Salonicco. Oltre alla navigazione danubiana, nel corso dell’incontro verranno prese in considerazione soprattutto le strade secondarie o meno conosciute che percorrevano da sud a nord le attuali terre bulgare e che nella prima età moderna vantavano un significativo peso economico.

L’incontro si terrà esclusivamente da remoto e verrà trasmesso e successivamente caricato sul canale YouTube dell’Istituto di Storia dell’Europa Mediterranea: https://www.youtube.com/@isem-cnr.