Bibliografia Mediterranea – dicembre 2023

Proposte di lettura

Con le proposte di dicembre di Bibliografia Mediterranea si torna al colonialismo e alla memoria: cancellazione o riappropriazione della propria storia? Questo è il quesito posto da Francesco Casales nella recensione del volume su Vittorio Bottego, mentre Marcela García Sebastiani si interroga sull’anniversario del 12 ottobre e, in generale, sugli anniversari nazionali. Ancora sul colonialismo il volume dedicato alla retorica coloniale iberica, per concludere con le missioni, e sottomissioni, dei Gesuiti in Cina.

Vi ricordiamo che, quando possibile, si darà conto di recensioni diverse, interviste o indici di volumi, mettendo a disposizione delle lettrici e dei lettori un maggior numero di informazioni, oltre ai link ai siti delle case editrici. In caso di libro open access, il collegamento porta direttamente al file. Come sempre, aspettiamo le vostre proposte e osservazioni, che potrete inviare all’indirizzo di posta  info.ro@isem.cnr.it, oppure contattandoci sulla pagina Fb: isem cnr.

Andrea Bui, Latino Taddei (ed.): L’esploratore perso nell’oblio. Vittorio Bottego tra mito, storia e rimosso coloniale, Milano, Pgreco, 2022, 181 pp.

Le strade di una città sono la plastica testimonianza della sua memoria, anche quella rimossa, come nel caso del colonialismo italiano. A Vittorio Bottego, esploratore parmigiano della fine dell’Ottocento, la propria città natale ha dedicato un ruolo di primo piano […]. Nonostante questa presenza diffusa la figura di Bottego […] rimane per i più avvolta in una densa nebbia, nutrita di mito e campanilismo provinciale, che da un lato ne rende incerti i contorni reali e dall’altro rafforza il paradigma degli “italiani brava gente”. Tramite la figura di Bottego i saggi di questo volume cercano di rispondere a una domanda molto semplice: oltre ai segni concreti visibili negli spazi urbani, rimane in noi anche qualcos’altro di quello sguardo coloniale, introiettato a tal punto da non saperlo più distinguere dal resto? (dal sito dell’editore)

Una recensione (OA) di Francesco Casales: Il colonialismo italiano tra età liberale e fascismo, in Italia contemporanea, Vol. 302/2023.   L’introduzione e parte del saggio sono reperibili sul sito di Amazon.

Marcela García Sebastiani (ed.): 12 de octubre: cien años de hispano-americanismo e identidades transnacionales, Ed.s Complutense, Madrid, 2021, 244 pp.

Nell’ultimo decennio la storia culturale della politica ha conferito centralità allo studio delle commemorazioni. Non a caso le effemeridi sono spazio simbolico privilegiato in cui si costruisce e riproduce la nazione. I giorni eletti come festa nazionale sono oggetto di conflitto, negoziazione e sperimentazione, in cui ci si appella all’emozione dei cittadini per costruire una memoria nazionale che, tra l’altro, serve per legittimare o, talvolta, contestare il potere costituito. Frutto della volontà di attribuire la dovuta importanza a tali questioni, il libro edito da Sebastiani affronta, da una prospettiva transnazionale, il fenomeno del nazionalismo a partire dal punto nevralgico costituito dalla festa del 12 ottobre in differenti contesti temporali e geografici. (Dalla recensione OA di Vega Rodríguez-Flores Parra in: Historia y Política, Vol. 49/2023). L’indice e l’introduzione sono scaricabili in .pdf dal sito dell’editore.

Stuart M. McManus: Empire of Eloquence: The Classical Rhetorical Tradition in Colonial Latin America and the Iberian World, Cambridge University Press, 2021, 300 pp.

L’espansione globale degli imperi iberici provocò una notevole fioritura della tradizione retorica classica nella prima età moderna in varie parti del mondo. Il volume è il primo studio che esamina questa tradizione come parte di un più ampio rinascimento in Europa, Americhe, Asia e Africa, con un particolare focus sul mondo Iberico. Spaziando dal XVI secolo all’inizio del XVIII, il volume dimostra che la tradizione della retorica classica contribuì alla coerenza ideologica e all’equilibrio del mondo Iberico nella prima Età Moderna, fornendo importanti occasioni per la persuasione, legittimazione, ed eventuali confronti. (Dal sito dell’editore, dove si trova anche l’indice).

Una recensione di Carlos Hugo A. Zayas González, è scaricabile in .pdf da IHS. Antiguos Jesuitas en Iberoamérica, Vol. 10/2022. Sul sito Amazon un estratto del volume, comprensivo di indice e tavole.

Litian Swen: Jesuit Mission and Submission: Qing Rulership and the Fate of Christianity in China, 1644–1735, Leiden-Boston: Brill, 2021. 227 pp.

Swen considera i missionari gesuiti dell’era Kangxi […] come integrati nella gerarchia degli schiavi-maestri manciù dell’epoca pre-Qing. […] Gli schiavi nella cultura manciù riflettevano lo status dei loro padroni con cui veniva incoraggiata una relazione familiare di lealtà reciproca. In questo contesto, i missionari gesuiti occupavano uno status di schiavi nei confronti dell’imperatore […], secondo l’usanza mancese, […] che li poneva ad un livello di privilegio e di protezione sotto l’egida della Casa Imperiale. Il ruolo dell’imperatore Kangxi era di cura paternalistica […]. La definizione di Swen del loro status […] aiuta a illustrare la complessità delle interazioni culturali nella corte dei primi Qing, [non] un duplice incontro tra Oriente e Occidente, [ma] un nesso multietnico in cui il concetto cinese di soggetto-imperatore, quello manciù di padrone-schiavo e quello occidentale di missionario-convertito coesistevano, si completavano e talvolta erano in competizione. (Dall’abstract della recensione di Ashleigh Ikemoto su The Journal of Asian Studies, Vol. 81, n. 1/2022 (accesso biblioproxy). Online l’abstract della recensione di R. Po-chia Hsia, OA su Project Muse.

A cura di Rosalba Mengoni