Bibliografia Mediterranea – Agosto 2023

Bibliografia Mediterranea di agosto apre con l’Italia e il Canale di Suez: le connessioni politiche ed economiche e le conseguenze che la sua apertura ebbe sul Regno d’Italia; seguono due volumi dedicati alle guerre napoleoniche nel Mare Nostrum e alla gestione dei territori occupati che vi si affacciano. Concludiamo con un volume sul colonialismo europeo e l’imperialismo italiano nel Mediterraneo.

Vi ricordiamo che, quando possibile, si darà conto di recensioni diverse, interviste o indici dei volumi, mettendo a disposizione delle lettrici e dei lettori un maggior numero di informazioni, oltre ai link ai siti delle case editrici. In caso di libro open access, il collegamento porta direttamente al file. Come sempre, aspettiamo le vostre proposte e osservazioni, che potrete inviare all’indirizzo di posta rosalba.mengoni@isem.cnr.it, oppure contattandoci sulla pagina Fb: isem cnr.

Buona lettura e buon Ferragosto dalla redazione di Bibliografia Mediterranea

Andrea Giuntini: Il Canale di Suez e l’Italia (1856-1869), Pacini, Pisa 2021, pp. 174

La costruzione del canale di Suez rappresenta un capitolo di grande rilevanza nella storia dell’intero Ottocento. Molte pubblicazioni l’hanno narrata più volte, ma meno attenzione finora è stata posta sul tema del rapporto con l’Italia nel corso di anni decisivi per il processo di unificazione e per il decollo del nostro paese. Il volume scava fra le molte connessioni sia di carattere politico sia economico, evidenziando come le aspettative ingenerate dal canale finirono per essere enfatizzate oltre misura. La grande infrastruttura che ridisegnò le rotte mondiali incise profondamente sui caratteri originali del nuovo Regno d’Italia, senza però, almeno nella sua prima età, facilitarne la trasformazione in un grande paese. (Dal sito dell’editore).

Recensione di Simone Fagioli sul Journal of European Economic History Vol. LII, n. 1/2023  (OA)

Dei due volumi che seguono, e che hanno come argomento l’impero mediterraneo napoleonico, troviamo l’abstract di una recensione di Charles Esdaile sul sito del Progetto Muse, Mediterranean studies, Vol. 30, n. 2/2022. La recensione si occupa anche di un terzo libro dedicato alle guerre napoleoniche: Alexander Mikaberidze, A Global History of the Napoleonic Wars. Oxford: Oxford University Press, 2020. Pp. xxiii + 936

Gareth Glover: The Forgotten War against Napoleon: Conflict in the Mediterranean, 1793–1815, South Yorkshire: Barnsley, Pen and Sword, 2017. Pp. xviii +265.

Le campagne combattute contro Napoleone nella penisola iberica, in Francia, Germania, Italia e Russia e nel resto d’Europa sono state descritte e analizzate in modo esauriente, ma la storia dei combattimenti nel Mediterraneo è stata raramente studiata come teatro separato del conflitto. Gareth Glover rimedia a questa lacuna con un resoconto convincente della lotta sulla terra e sul mare per il controllo di una regione di decisiva importanza strategica per l’esito delle guerre napoleoniche. La storia di questo conflitto ventennale è corredata da numerose citazioni da un gran numero di fonti primarie, molte delle quali sono pubblicate qui per la prima volta. (Dal sito dell’editore).

Il volume può essere consultato fino al capitolo 5 sul sito di Amazon selezionando la copertina

Michael Broers: The Napoleonic Mediterranean: Enlightenment, Revolution, and Empire, London: Bloomsbury, 2017. Pp. viii + 360

Il Mediterraneo è stato una delle grandi sfere di influenza di Napoleone, che ha dominato il Grande Mare per gran parte degli inizi del XIX secolo. Il ‘Mediterraneo napoleonico’ era composto dalla quasi totalità delle terre europee occidentali che confinavano con le sue rive settentrionali. Nessuno dei possedimenti del Mediterraneo di Napoleone era facilmente controllabile; erano società volatili che opponevano resistenza al nuovo stato forgiato dalla Rivoluzione francese. In questo libro Broers esamina le somiglianze e le differenze tra i possedimenti imperiali del Mediterraneo di Napoleone, prendendo in considerazione l’amministrazione politica, militare e legale, oltre alle sfide affrontate dai prefetti nel superare l’ostilità nella popolazione locale. Grazie ai capitoli dedicati a diversi territori imperiali, questo libro è un’aggiunta unica e preziosa alla letteratura storica sull’Europa napoleonica e il processo e la pratica dell’imperialismo. (Dal sito dell’editore).

L’indice e la prefazione sono consultabili sul sito di Amazon selezionando la copertina.

Valery Mc Guire: Italy’sea. Empire and Nation in the Mediterranean, 1895-1945, “Transnational Italian Cultures”, Vol. 5. Liverpool University Press, 2020, pp. 320

Per gran parte del XX secolo il Mediterraneo è stato un mare colonizzato; questo volume riporta l’Italia, uno degli stati imperiali meno studiati, nella storia del colonialismo europeo. L’autrice esamina i motivi per cui gli italiani navigavano nel Mediterraneo, andando oltre le questioni transnazionali di sovranità, identità e appartenenza nazionale. Mentre la maggior parte degli studi sul colonialismo italiano si concentra sull’Africa, McGuire descrive un altro insieme di identità coloniali che si sono accumulate nella regione, legate a immaginari cosmopoliti quali la Magna Grecia, le crociate, gli imperi marittimi di Genova e Venezia. Utilizzando la critica postcoloniale per interpretare le fonti, McGuire descrive una storia di mediterraneità nella cultura italiana, arricchendo la comprensione di come l’Italia contemporanea può immaginare le sue relazioni con l’Europa e il Mediterraneo oggi. (Dal sito dell’editore, dove si trova anche l’indice).

Sul database Jstor sono consultabili in anteprima OA le prime righe di ogni capitolo.

L’abstract di una recensione di Michael R. Ebner su The Universiti Chicago Press Journal, Vol. 95, n. 1/2023

A cura di Rosalba Mengoni