La Scienza può contribuire a costruire ponti di Pace? Settant’anni fa, esattamente il 9 luglio del 1955, gli scienziati Albert Einstein e Bertrand Russell promossero presso la comunità scientifica un appello a tutte le nazioni e a tutti gli uomini e donne di buona volontà: il “Manifesto degli Scienziati per la Pace”. Il testo inizia con una dichiarazione di preoccupazione per le potenziali conseguenze di una guerra nucleare, sottolineando che “in una futura guerra mondiale verrebbero certamente impiegate armi nucleari” e che tali armi rappresentano una minaccia per la sopravvivenza stessa dell’umanità.

In occasione dell’anniversario, che richiama temi di grandissima attualità, la Rubrica del DSU “Conversazioni con la Scienza”, curata da Antonella Guidi, intervista Maurizio Gentilini, storico e ricercatore dell’Istituto di Storia dell’Europa Mediterranea (CNR ISEM). Abbiamo chiesto a Maurizio quali furono le ragioni che spinsero gli scienziati a dichiarare il loro impegno per la Pace, e se i timori e le speranze che animarono i promotiri di quella iniziativa siano ancora attuali, come settant’anni fa.

Link videointervista: https://www.youtube.com/watch?v=zGOVbpA84Bw

Articolo pubblicato il 11 Luglio 2025

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